Fedele come Giobbe – Adalberto Hernandez
«In genere, per via della malattia, i miei famigliari e amici si preoccupavano di evitarmi qualsiasi sforzo o lavoro pesante. Si vede che lì non tutti erano al corrente del mio stato di salute e mi hanno affidato un compito per me piuttosto gravoso: spazzare l’entrata del centro congressi. Ho capito che dovevo buttarmi ad amare senza pensare a me. Ho sentito una forza e una gioia interiore mai sperimentate e, quasi senza accorgermene, ho spazzato tutto il cortile, facendo anche di più di quel che mi era stato chiesto. Ero felicissimo».